Iervolino: ambiente lacerato, a gennaio via chi non ama Salerno.

Come preannunciato, il presidente della Salernitana Danilo Iervolino è intervenuto questa mattina in diretta ZOOM in conferenza stampa per parlare del momento di crisi della nostra squadra. L’intervento è iniziato con queste parole: “In questo momento io e i tifosi stiamo vivendo un momento di grande disagio a vedere la Salernitana ultima in classifica. Questa squadra non è costruita di stare lì, abbiamo tanti nazionali e giovani promettenti. Da quando sono a Salerno mi sono impegnato, ho investito e ho cercato di essere più presente possibile. Ho sempre avuto a cuore le sorti dei calciatori. Anche se non ci sono, telefono ai dirigenti almeno tre volte al giorno per sapere come lavorano, ma ho anche a cuore loro e le loro famiglie. Lo scorso anno abbiamo fatto un campionato importante e siamo per il terzo anno di fila in Serie A. Non ci meritiamo questa squadra, con gambe flaccide e che non vuole sudare. Ma non è una squadra costruita male, ne sono convinto. La colpa è soprattutto mia, è giusto che il presidente metta la faccia, le scelte finali sono mie. Ma abbiamo comprato giocatori importanti da squadre importanti. Non abbiamo solo giovani, ma anche calciatori più esperti. Lo scorso anno abbiamo concluso a 42 punti. Da quella squadra abbiamo sostituito solo due giocatori. Non credo che gli acquisti possano aver generato questo disvalore. Ma penso che chi è rimasto abbia deluso molto”.

 Il presidente della Salernitana ha proseguito: “Dove si annidano i problemi? L’ambiente è lacerato. Purtroppo non riusciamo a creare quella giusta armonia. Ci sono delle fazioni. Tanti giocatori non amano Salerno, non vogliono restare. Per me loro sono gli unici responsabili di questo momento. Abbiamo salari altissimi, abbiamo speso molto per loro e loro hanno disatteso tutti gli impegni. È con loro che dobbiamo lavorare e loro devono prendersi le responsabilità. Devono giocare a Salerno per l’amore per questa  città o per paura che questa sarà la tomba della carriera di molti giocatori. Avrò un pugno durissimo con molti di loro. A gennaio andranno via i giocatori che non vogliono restare e prenderemo solo giocatori che hanno una voglia matta di stare a Salerno e di amare questi colori. Qui ci sono giocatori che si lagnano se vengono sostituiti o se non giocano. Tutti contro tutti, tutti alla ricerca di alibi. Questo è il mio problema e la mia più grande responsabilità”.

Infine, Iervolino ha concluso: “Ora andiamo avanti con impegno. La rosa è importante e potrebbe cogliere dei risultati anche nelle prossime partite. Io confido ancora in questa squadra. Ora veniamo agli episodi che mi hanno portato a fare questa conferenza stampa. Contro il Bologna abbiamo giocato un primo tempo molle. Loro hanno approfittato di due errori incredibili. Abbiamo spinto gli ultimi 20 minuti e potevamo addirittura pareggiare. La mia analisi di quella partita non è nefasta come ho sentito. Quei 20 minuti buoni sono esistiti. E da quella forza dobbiamo prendere spunto. Alla fine di quella gara c’è stata una grande contestazione. Un bel gruppo di tifosi ha chiesto di parlare con la società e noi abbiamo mandato l’Amministratore delegato, ma loro volevano me. Io ero affranto, non sereno. Non mi sembrava di aver mancato di rispetto a mandare l’amministratore delegato. Ho sempre detto di essere innamorato dei tifosi e della città. Anzi, ogni volta mi scuso con i tifosi quando le cose vanno male.

Poi è successo quello che non mi aspettavo: ho ricevuto degli striscioni irrispettosi e anche minacciosi da una fazione di tifosi. Io penso ci sia un’allucinazione diffusa. Nessun presidente ha rispettato più di me questa città e questa tifoseria. Ci ho sempre messo la faccia, sono sempre stato umile. Sono un uomo che ha solo dato, non ho da rimproverarmi nulla. Rispetterò sempre la tifoseria, ma non capisco questi messaggi, perchè debba essere apostrofato con quegli striscioni”.

Ancora Iervolino: “Io ripudio fortemente questo modo di fare. Se con quegli striscioni pensavano di provocare qualcosa a loro favore si sbagliavano di gran lunga. Io sono convinto che noi possiamo farcela, ma ci servono i tifosi, quelli veri che amano la squadra. E ci serve energia positiva, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Mi rivolgo anche ai giornalisti: a loro va tutta la gratitudine e il mio rispetto. Ma sono molto perplesso quando leggo notizie false ogni giorno sui giornali che distraggono e disorientano. In un momento così difficile, in cui a una parte della tifoseria improvvisamente non piaccio, penso che ci debba essere anche un atto di responsabilità dei giornalisti a scrivere delle cose che devono essere poi verificate”.

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